SUPERVENETO

SUPERVENETO

BOZZA E SPUNTI - DI GIORGIO VIALI

In che mese e anno si terranno le prossime elezioni regionali del veneto?

Le prossime elezioni regionali del Veneto sono previste per il 2025. Tuttavia, la data esatta non è ancora stata ufficialmente annunciata. In genere, le elezioni regionali in Veneto si tengono ogni cinque anni e l'ultima si è svolta nel 2020, quindi ci si può aspettare le prossime nel 2025, probabilmente tra aprile e giugno, ma sarà necessario attendere comunicazioni ufficiali per la data precisa.

Le prossime elezioni regionali in Veneto non hanno ancora una data ufficiale fissata. Generalmente, le elezioni regionali in Veneto si svolgono ogni 5 anni. L'ultima tornata elettorale si è tenuta a maggio 2020, quindi in base a questa cadenza quinquennale, le prossime elezioni regionali in Veneto dovrebbero svolgersi presumibilmente nel 2025. Tuttavia, la data esatta non è ancora stata annunciata dalle autorità competenti. Bisognerà attendere l'ufficializzazione da parte della Regione Veneto per conoscere il mese e l'anno precisi in cui si terranno le prossime consultazioni elettorali regionali nella Regione Veneto.

Le prossime elezioni regionali del Veneto si terranno nel 2025. La data precisa non è ancora stata definita, ma di solito le elezioni regionali si svolgono in primavera.

Chi vincerà le prossime elezioni regionali del veneto?

Elezioni precedenti: Il Veneto è storicamente una regione a forte predominanza di centro-destra. Luca Zaia (Lega) è stato eletto Presidente nelle ultime elezioni e gode di un ampio consenso. Scenari politici: Sarà interessante osservare come si evolveranno gli equilibri politici a livello nazionale e regionale, quali saranno le coalizioni in campo e quali saranno i temi centrali della campagna elettorale. Partiti e coalizioni: I principali partiti e coalizioni che potrebbero contendersi la vittoria includono: Centro-destra (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, ecc.): con l'attuale Presidente Luca Zaia come possibile candidato. Centro-sinistra (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, ecc.): con la ricerca di un candidato in grado di sfidare il centro-destra. Altri partiti e movimenti: come ad esempio liste civiche, partiti minori e movimenti regionalisti. Fattori determinanti: Alcuni fattori che potrebbero influenzare l'esito delle elezioni includono: Il gradimento del Presidente Zaia e della sua giunta. L'andamento dell'economia regionale e nazionale. I temi più sentiti dai cittadini veneti (sanità, infrastrutture, ambiente, lavoro, ecc.). La capacità dei partiti di costruire coalizioni solide e presentare candidati credibili.

E' possibile che sia una donna a vincere le prossime elezioni regionali del veneto?

Sì, è assolutamente possibile che una donna vinca le prossime elezioni regionali del Veneto. Non ci sono preclusioni legali o di altro tipo che impediscano a una donna di candidarsi e di essere eletta. Storicamente, in Veneto, come in altre regioni italiane, la carica di Presidente è stata ricoperta prevalentemente da uomini. Tuttavia, la politica è in continua evoluzione e l'elettorato può cambiare le proprie preferenze. Fattori che potrebbero influenzare l'esito: Candidatura di una donna forte: La presenza di una candidata donna con un solido background politico, un programma convincente e una buona capacità comunicativa potrebbe attrarre consensi. Cambio di scenario politico: Eventuali cambiamenti nell'orientamento politico dell'elettorato o un'insoddisfazione nei confronti dell'attuale amministrazione potrebbero favorire un'alternativa, inclusa una candidata donna. Sensibilità verso le questioni di genere: Un crescente interesse per le politiche di genere e la parità di opportunità potrebbe spingere gli elettori a sostenere una candidata donna. Strategie di partito: Il sostegno dei partiti politici alla candidatura di una donna, sia in termini di risorse che di visibilità, può fare la differenza. In definitiva, l'elezione di una donna a Presidente della Regione Veneto dipende da molti fattori e non è possibile prevedere con certezza l'esito. Tuttavia, non è un'ipotesi da escludere.

Per una donna che aspira a vincere le prossime elezioni regionali del Veneto, alcune caratteristiche caratteriali e di curriculum potrebbero essere particolarmente vantaggiose: Caratteristiche caratteriali: Leadership forte e determinata: capacità di guidare con chiarezza e decisione, ispirando fiducia tra gli elettori. Empatia e capacità di ascolto: comprendere e rappresentare le esigenze della popolazione locale. Resilienza e determinazione: affrontare le sfide e le eventuali critiche con fermezza. Integrità e trasparenza: mantenere un comportamento etico e credibile, elementi fondamentali per conquistare la fiducia. Capacità di comunicazione efficace: saper articolare chiaramente i propri programmi e valori, sia nei discorsi pubblici che nei media. Orientamento al risultato: essere focalizzata sugli obiettivi e sulle soluzioni concrete per il territorio. Curriculum e competenze: Esperienza politica o amministrativa: aver ricoperto ruoli istituzionali, amministrativi o di leadership in enti pubblici, associazioni o imprese. Conoscenza approfondita della regione: familiarità con le questioni locali, economiche, sociali e ambientali del Veneto. Formazione adeguata: laurea e formazione continua su tematiche di governance, economia, diritto o altre aree rilevanti. Capacità di costruire alleanze: abilità nel collaborare con diversi stakeholder, partiti, associazioni e comunità. Impegno sul territorio: coinvolgimento attivo in iniziative che dimostrino dedizione e vicinanza alle persone. Inoltre, un’immagine autentica, vicina alle comunità e capace di rappresentare le istanze più autentiche del territorio potrebbe fare la differenza nel convincere gli elettori e nel vincere le elezioni.

Caratteristiche caratteriali: Leadership e determinazione: La capacità di prendere decisioni, guidare un team e perseguire obiettivi specifici è fondamentale. Capacità di comunicazione: Saper comunicare in modo chiaro, efficace e persuasivo è essenziale per raggiungere gli elettori, i media e gli altri attori politici. Empatia e ascolto: Essere in grado di comprendere le esigenze e le preoccupazioni dei cittadini, ascoltare attentamente le loro richieste e dimostrare sensibilità verso le diverse realtà del territorio. Onestà e integrità: Mantenere alti standard etici e dimostrare trasparenza nelle azioni e nelle decisioni. Resilienza: La politica è un ambiente competitivo e spesso difficile. La capacità di affrontare le sfide, superare le critiche e perseverare di fronte alle avversità è cruciale. Visione strategica: Avere una chiara visione del futuro della regione e la capacità di sviluppare piani e strategie per raggiungerlo. Flessibilità e adattabilità: Saper affrontare situazioni impreviste, adattarsi ai cambiamenti e trovare soluzioni innovative. Caratteristiche del curriculum: Esperienza politica: Aver ricoperto incarichi politici precedenti (a livello locale, regionale o nazionale) può dimostrare competenza e familiarità con i meccanismi istituzionali. Competenze specifiche: A seconda delle priorità della regione, avere competenze in settori chiave come sanità, economia, ambiente, infrastrutture, turismo, cultura, ecc. può essere un vantaggio. Formazione accademica: Un'istruzione superiore (laurea, master, dottorato) può dimostrare capacità di analisi, ricerca e problem-solving. Esperienza professionale: Aver lavorato in settori rilevanti per la regione (ad esempio, imprenditoria, management, pubblica amministrazione, terzo settore) può fornire competenze pratiche e una conoscenza approfondita delle dinamiche economiche e sociali del territorio. Conoscenza del territorio: Avere una profonda conoscenza della regione, delle sue specificità, delle sue problematiche e delle sue potenzialità. Capacità di networking: Saper costruire e mantenere relazioni con diversi attori politici, economici e sociali. Capacità di fundraising: La capacità di raccogliere fondi per finanziare la campagna elettorale può essere un fattore determinante. Considerazioni aggiuntive: Partito politico: L'appartenenza a un partito politico con una solida presenza sul territorio e un programma elettorale ben definito può aumentare le possibilità di successo. Coalizioni: La capacità di costruire e gestire coalizioni con altri partiti o movimenti politici può ampliare la base di consenso. Immagine pubblica: Curare l'immagine pubblica, comunicare in modo efficace e sfruttare i canali di comunicazione (social media, media tradizionali) per raggiungere gli elettori. Focus sui temi: Concentrare la campagna elettorale su temi di interesse per la popolazione veneta, come la sanità, il lavoro, l'ambiente, la sicurezza, ecc. Supporto: Ricevere il sostegno di figure politiche influenti, leader di opinione e organizzazioni della società civile. In sintesi: Una candidata vincente dovrebbe essere una leader competente, comunicativa, empatica, con una solida esperienza politica o professionale, una profonda conoscenza del territorio veneto e una visione chiara del futuro della regione. Dovrebbe essere in grado di costruire consenso, comunicare efficacemente e affrontare le sfide con determinazione e resilienza.

Chi ha più probabilità di vincere le prossime elezioni regionali del veneto tra Elena Donazzan, Luca de Carlo e Flavio Tosi?

Claude

È difficile prevedere con certezza l'esito delle prossime elezioni regionali in Veneto, in quanto molti fattori possono influenzare il risultato finale. Tuttavia, sulla base delle informazioni disponibili e delle tendenze politiche attuali, si possono fare alcune considerazioni: Elena Donazzan è esponente di Fratelli d'Italia, partito attualmente in testa nei sondaggi a livello nazionale. Questo potrebbe rappresentare un vantaggio per la sua candidatura. Luca de Carlo è candidato della Lega, che rimane uno dei principali partiti in Veneto. Tuttavia, la Lega ha perso consensi rispetto agli anni passati. Flavio Tosi è una figura politica molto conosciuta in Veneto, avendo ricoperto il ruolo di sindaco di Verona per diversi anni. Questo potrebbe rappresentare un punto di forza per la sua candidatura.

Valutare quale tra Elena Donazzan, Luca De Carlo e Flavio Tosi sarebbe il miglior presidente della Regione Veneto nei prossimi anni è un compito complesso che richiede di considerare diversi fattori e prospettive. Ognuno di loro ha una storia politica, un background e delle posizioni specifiche che potrebbero essere considerate punti di forza o di debolezza a seconda delle priorità dell'elettorato.

Elena Donazzan: È un'esponente di Fratelli d'Italia e ha una lunga esperienza politica, avendo ricoperto il ruolo di assessore regionale con diverse deleghe. Le sue posizioni sono generalmente considerate di centro-destra. I suoi sostenitori potrebbero apprezzare la sua esperienza e la sua conoscenza delle dinamiche regionali, nonché la sua appartenenza a un partito politico in crescita. I suoi detrattori potrebbero criticare le sue posizioni politiche e la sua appartenenza a un partito con una specifica ideologia.

Luca De Carlo: È un esponente di Fratelli d'Italia e attualmente è senatore della Repubblica. Anche lui ha una posizione politica di centro-destra. I suoi sostenitori potrebbero apprezzare la sua esperienza parlamentare e la sua capacità di relazionarsi con il governo nazionale. I suoi detrattori potrebbero criticare la sua mancanza di esperienza diretta nella gestione della Regione o le sue posizioni politiche.

Flavio Tosi: È un politico con una lunga esperienza, avendo ricoperto il ruolo di sindaco di Verona e di consigliere regionale. Le sue posizioni sono generalmente considerate di centro-destra, con un'attenzione particolare alle questioni locali. I suoi sostenitori potrebbero apprezzare la sua esperienza amministrativa e la sua conoscenza del territorio. I suoi detrattori potrebbero criticare le sue posizioni politiche o le sue passate esperienze politiche.

Per determinare quale di questi candidati sarebbe il "migliore", è necessario considerare:

Le priorità dell'elettorato veneto: Quali sono le questioni più importanti per i cittadini veneti? (salute, economia, ambiente, infrastrutture, ecc.) Le competenze dei candidati: Quali sono le aree in cui i candidati hanno dimostrato di avere maggiori competenze e capacità? Le posizioni politiche dei candidati: Le posizioni dei candidati sono in linea con le preferenze dell'elettorato veneto? La capacità di leadership: Quale candidato dimostra maggiore capacità di leadership, di prendere decisioni e di gestire le risorse? La capacità di collaborazione: Quale candidato sarebbe in grado di collaborare con le altre forze politiche e con il governo nazionale per il bene della regione? Senza conoscere le priorità specifiche dell'elettorato veneto e senza avere informazioni dettagliate sulle competenze e le posizioni dei candidati, è impossibile dare una risposta definitiva su chi sarebbe il "migliore". La scelta dipenderà dalle preferenze e dalle valutazioni individuali di ciascun elettore.

Devi esprimere una preferenza semplice tra chi secondo te sarebbe il miglior presidente della regione veneto nei prossimi cinque anni tra Elena Donazzan, Luca de Carlo e Flavio Tosi.

ChatGPT Personalmente credo che Flavio Tosi potrebbe essere la scelta migliore come presidente della regione Veneto nei prossimi cinque anni, grazie alla sua esperienza e alla conoscenza delle problematiche locali.

Per un candidato alle prossime elezioni regionali del Veneto, considerando che oggi la politica si presenta spesso come uno show, è fondamentale adottare strategie che catturino efficacemente l'attenzione dell'elettorato e costruiscano un’immagine di credibilità e vicinanza. Ecco alcune azioni chiave da considerare:

Comunicazione autentica e trasparente: Gli elettori sono sempre più attenti alla sincerità. Comunicare con chiarezza le proprie idee, i progetti e le motivazioni, evitando messaggi troppo costruiti o retorici, può fare la differenza.

Utilizzo strategico dei social media: Essere presenti sui principali canali digitali (Facebook, Instagram, TikTok, Twitter) permette di raggiungere un pubblico più vasto e diversificato. Creare contenuti coinvolgenti, come video, dirette e story, aiuta a creare un rapporto diretto e spontaneo con gli elettori.

Storytelling e narrazione personale: Raccontare la propria storia, i propri valori e motivazioni crea empatia e connessione emotiva. Le persone si riconoscono nelle storie autentiche e umane.

Eventi e incontri sul territorio: Organizzare incontri, dibattiti e incontri informali nei comuni del Veneto permette di ascoltare direttamente le esigenze dei cittadini e mostrare impegno concreto.

Semplicità e chiarezza nei messaggi: Evitare linguaggi troppo tecnici o complicati. Comunicare in modo semplice, diretto e concreto aiuta a farsi comprendere meglio e a essere ricordati.

Impegno sui temi caldi: Focalizzarsi su questioni rilevanti per il territorio veneto, come l’ambiente, l’economia, la sanità, le infrastrutture e il turismo, mostrando soluzioni concrete e realizzabili.

Immagine curata e coerente: Curare l’aspetto visivo e l’immagine pubblica in modo professionale, mantenendo coerenza tra messaggi, stile e comportamento pubblico.

Coinvolgimento con i media locali: Collaborare con radio, televisioni e giornali locali per aumentare la visibilità e rispondere direttamente alle domande della comunità.

Mostrare impegno e concretezza: Non limitarsi a promesse, ma presentare piani e iniziative realizzabili, dimostrando competenza e determinazione.

Costruire una rete di supporto: Collaborare con figure riconosciute e rispettate nel territorio può rafforzare la credibilità e ampliare la propria base di sostenitori.

In sintesi, per imporsi in un panorama politico sempre più spettacolarizzato, il candidato dovrebbe puntare sulla autenticità, il coinvolgimento diretto e una comunicazione efficace, mantenendo sempre un forte legame con le esigenze e i valori dei cittadini veneti.


Considerando la crescente spettacolarizzazione della politica, un candidato alle prossime elezioni regionali del Veneto dovrebbe adottare una strategia multifattoriale per imporsi all'attenzione dell'elettorato. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Costruzione di un'Identità Forte e Riconoscibile:

Definizione Chiara dei Valori e della Visione: Il candidato deve comunicare in modo diretto e trasparente i propri valori, la propria visione per il Veneto e le priorità del suo programma. Questo aiuta a distinguersi dagli altri e a creare un legame emotivo con l'elettorato. Storytelling Efficace: Utilizzare storie personali e aneddoti per illustrare i problemi del territorio e le soluzioni proposte. Questo rende il candidato più umano e accessibile. Coerenza Comunicativa: Mantenere una comunicazione coerente su tutte le piattaforme (social media, eventi pubblici, interviste, ecc.) per rafforzare il messaggio e l'identità del candidato. 2. Presenza Digitale Strategica:

Social Media Attivi e Coinvolgenti: Utilizzare piattaforme come Facebook, Instagram, TikTok e Twitter per raggiungere diversi segmenti di pubblico. Creare contenuti originali, interessanti e adatti a ciascuna piattaforma (video brevi, dirette, sondaggi, infografiche, ecc.). Interazione Diretta: Rispondere ai commenti, alle domande e ai messaggi dei cittadini. Organizzare dirette streaming, Q&A e sessioni di domande e risposte per coinvolgere l'elettorato. Sito Web Efficace: Avere un sito web ben strutturato, informativo e facile da navigare, con informazioni sul candidato, il programma, gli eventi e i contatti. SEO e Visibilità: Ottimizzare i contenuti online per i motori di ricerca (SEO) per aumentare la visibilità del candidato. 3. Eventi e Incontri Mirati:

Organizzazione di Eventi Pubblici: Organizzare eventi in diverse località del Veneto per incontrare i cittadini, presentare il programma e rispondere alle loro domande. Incontri Tematici: Organizzare incontri mirati su temi specifici (sanità, ambiente, lavoro, turismo, ecc.) per dimostrare competenza e attenzione alle esigenze del territorio. Collaborazione con Organizzazioni e Associazioni: Collaborare con associazioni di categoria, sindacati, gruppi ambientalisti e altre organizzazioni per ampliare la base di sostegno e raggiungere nuovi segmenti di pubblico. 4. Comunicazione Efficace e Mirata:

Linguaggio Semplice e Comprensibile: Utilizzare un linguaggio chiaro, diretto e accessibile a tutti, evitando tecnicismi e termini complessi. Messaggi Chiave: Definire pochi messaggi chiave e ripeterli costantemente su tutte le piattaforme per rafforzare la memorizzazione. Adattamento del Linguaggio: Adattare il linguaggio e il tono di voce al target di riferimento. Comunicazione Multimediale: Utilizzare immagini, video, grafiche e altri strumenti multimediali per rendere la comunicazione più efficace e coinvolgente. 5. Gestione della Reputazione:

Monitoraggio Costante: Monitorare costantemente la propria reputazione online e offline, prestando attenzione a ciò che si dice sul candidato e sul suo programma. Reazione Tempestiva: Reagire tempestivamente a critiche, attacchi o disinformazione, fornendo risposte chiare e precise. Trasparenza: Essere trasparenti e onesti nella comunicazione per costruire fiducia con l'elettorato. 6. Coinvolgimento dei Media:

Relazioni Pubbliche: Costruire relazioni solide con i giornalisti locali e nazionali per ottenere copertura mediatica positiva. Interviste e Partecipazione a Dibattiti: Partecipare a interviste e dibattiti per presentare le proprie idee e confrontarsi con gli altri candidati. Comunicati Stampa: Inviare comunicati stampa per annunciare eventi, presentare il programma e rispondere a questioni importanti. 7. Focus sul Territorio Veneto:

Conoscenza Approfondita: Dimostrare una profonda conoscenza del territorio veneto, delle sue sfide e delle sue opportunità. Proposte Concrete e Realizzabili: Presentare proposte concrete e realizzabili, con un focus sulle esigenze specifiche del Veneto. Valorizzazione delle Eccellenze: Valorizzare le eccellenze del Veneto (turismo, enogastronomia, artigianato, cultura, ecc.) per promuovere l'immagine della regione. In sintesi:

Per imporsi all'attenzione dell'elettorato, un candidato deve essere autentico, trasparente, presente, coinvolgente e focalizzato sulle esigenze del territorio. La combinazione di una comunicazione efficace, una presenza digitale strategica e un'attenta gestione della reputazione è fondamentale per avere successo in un contesto politico sempre più dominato dallo spettacolo.


Credo che, in un contesto del genere, il candidato ideale dovrebbe puntare su alcuni elementi chiave:

Autenticità e coerenza: È importante che il candidato riesca a trasmettere una immagine di sincerità e aderenza ai propri valori, evitando di adattarsi eccessivamente alle logiche dello show business.

Competenza e programma concreto: Piuttosto che puntare solo sull'immagine e sul carisma, il candidato dovrebbe mettere in primo piano le sue capacità e la concretezza del suo programma, dimostrando la sua preparazione sui temi chiave.

Ascolto e vicinanza ai cittadini: È importante che il candidato riesca a creare un legame diretto con l'elettorato, ascoltandone le esigenze e le preoccupazioni e proponendo soluzioni calate sulla realtà del territorio.

Comunicazione efficace ma sobria: La comunicazione dovrebbe essere incisiva e accattivante, senza però scadere nella pura spettacolarizzazione. Un equilibrio tra contenuti e forma.

In sintesi, credo che il candidato ideale debba saper coniugare competenza, concretezza e autenticità, senza rinunciare a una comunicazione efficace ma misurata. Questo potrebbe aiutarlo a imporsi all'attenzione dell'elettorato in maniera più solida e duratura.


Ecco alcune frasi d'effetto che prendono spunto dall'idea che la politica sia diventata uno show:

"Oggi la politica è un palco. Per fare politica, devi scrivere uno spettacolo che conquisti il pubblico." (Classica e diretta) "Il potere è un copione, la politica un set. Chi recita meglio, vince lo show." (Con un tono più cinico e drammatico) "Non basta avere idee, oggi. Bisogna saperle mettere in scena. La politica? Un reality senza copione." (Con un riferimento alla realtà e al mondo dello spettacolo) "Il politico è un attore, la nazione il suo teatro. Scrivi bene il tuo spettacolo, se vuoi il consenso." (Più poetica e incentrata sul ruolo del politico) "La politica è diventata un palcoscenico. Chi non sa recitare, è destinato a fare la comparsa." (Sottolinea l'importanza della performance) "Dimenticate i programmi, benvenuti agli sceneggiatori. In politica, vince chi crea lo show migliore." (Enfatizza il ruolo della narrazione) "Oggi la politica è uno spettacolo. E tu, cosa sei disposto a fare per conquistare il tuo ruolo da protagonista?" (Invita alla riflessione e all'azione) "La politica? Un blockbuster in diretta. Chi scrive la sceneggiatura del futuro, vince la platea." (Usa un linguaggio cinematografico) "Il palcoscenico è pronto, il pubblico attende. La politica è uno show, e tu sei il protagonista. Scrivi la tua storia." (Incoraggia l'azione e la presa di responsabilità) Spero ti siano utili!


Certo! Ecco alcune frasi d'effetto, slogan e un teaser promozionale per uno spettacolo che tratta di politica come spettacolo e show:

Frasi d'effetto:

"La politica oggi è il più grande show: preparati a scoprire i retroscena!" "Dietro le quinte del potere: lo spettacolo che svela la vera politica." "Quando la politica diventa spettacolo, il pubblico siamo noi." "Tra luci, telecamere e grandi dichiarazioni: il palco della politica ti aspetta." "Ecco lo show della politica: emozioni, scandali e verità nascoste." Slogan:

"Politica in scena: il vero spettacolo della nostra società." "Il teatro del potere: dove ogni parola è uno show." "Vivi l’arte dello spettacolo politico, scopri cosa si nasconde dietro le quinte." "La politica come non l’hai mai vista: un grande show in scena." Teaser promozionale:

"Benvenuti allo spettacolo più incredibile dell’anno: la politica come spettacolo! Tra luci, telecamere e scandali, scopri cosa si cela dietro il sipario del potere. Non perdere l’appuntamento con la verità, perché qui, tutto è show. Ti aspettiamo per un viaggio tra emozioni e rivelazioni. Il palco è pronto: sei pronto a entrare?"


"Quando la realtà supera la finzione, lo spettacolo della politica diventa il nostro teatro."

"Segui il palcoscenico della politica, dove ogni parola e gesto sono coreografati per catturare l'attenzione."

"Oltre i sondaggi e i titoli, scopri la vera essenza dello show politico."

"Entra nel backstage della politica e svelane i retroscena più sorprendenti."

"Quando il potere diventa performance, lo spettacolo della politica è imperdibile."

"Dalla tribuna al palco, assistere allo show della politica è un'esperienza unica."

"Dall'aula parlamentare al talk show, la politica è diventata il più grande reality show."

"Dai comizi alle conferenze stampa, segui il copione della politica-spettacolo."

"Oltre le promesse e le polemiche, scopri il dietro le quinte dello show politico."

"Quando la politica si trasforma in intrattenimento, lo spettacolo è assicurato."


CANNIBALI

enter image description here

Il Ritorno de "I Cannibali": Giorgio Viali e Minuscola Pro Rivisitano il Classico di Liliana Cavani

La grande città è ancora soffocata dai cadaveri insepolti, ma questa volta sarà Celeste Malfatta a guidare la sua Antigone in una nuova versione de "I Cannibali". Il regista e sceneggiatore Giorgio Viali, insieme alla casa di produzione Minuscola Pro, stanno lavorando al remake del film cult del 1970 diretto da Liliana Cavani.

Liberamente ispirato all'Antigone di Sofocle, il capolavoro di Cavani riambientava la tragica storia nell'Italia degli anni '70, in un presente distopico dominato dalla repressione di un regime totalitario. I passanti ignoravano i corpi abbandonati per le strade, finché Antigone non si ribellava per dare sepoltura al fratello morto durante le proteste. Un atto di disobbedienza civile che la portava alla condanna a morte insieme al misterioso Tiresia.

Ora Giorgio Viali si appresta a rileggere questo classico del cinema politico e di impegno civile, mantenendo intatta la potente allegoria sofoclea ma aggiornandola ai nostri tempi. "Vogliamo catturare lo stesso spirito di denuncia del film originale - ha dichiarato il regista - ma con uno sguardo rivolto alle sfide e alle inquietudini del presente. Antigone sarà ancora la voce di chi si oppone all'indifferenza e all'abuso di potere, ma la sua lotta assumerà nuove forme".

A vestire i panni dell'eroina greca sarà la talentuosa Celeste Malfatta, già apprezzata per le sue interpretazioni impegnate e la sua capacità di dare voce alle istanze sociali. "Sono onorata di poter reinterpretare un personaggio iconico come Antigone - ha commentato l'attrice - Un'occasione unica per riflettere sul nostro presente e sulle sfide che ancora ci attendono nella difesa dei valori di giustizia e umanità."

Le riprese de "I Cannibali" sono previste per i prossimi mesi, con la Minuscola Pro che sta già lavorando per assicurare una produzione di alto livello. Il remake del capolavoro di Liliana Cavani si preannuncia come uno degli eventi cinematografici più attesi della prossima stagione, in grado di riportare all'attualità una delle più potenti allegorie sul potere e la resistenza civile.

CANNIBALI

enter image description here

Il Ritorno di Antigone: Giorgio Viali e il Remake di "I Cannibali"

Il mondo del cinema è in fermento per l'atteso remake di "I Cannibali", un'opera iconica del 1970 diretta da Liliana Cavani. Sotto la sapiente guida del regista e sceneggiatore Giorgio Viali, la produzione avrà l'onore di rielaborare una storia che continua a risuonare con potenza nei nostri tempi. La casa di produzione Minuscola Pro si è già distinta per il suo impegno nella realizzazione di opere che sfidano le convenzioni e pongono interrogativi profondi sulla condizione umana. Con Viali al timone, il remake di "I Cannibali" promette di essere un'esperienza cinematografica che non lascerà indifferenti.

Per chi non conoscesse il film originale, "I Cannibali" è una libera reinterpretazione dell'“Antigone” di Sofocle, ambientata in un futuro distopico in cui la repressione e l'indifferenza sociale regnano sovrane. La pellicola, presentata nella Quinzaine des Réalisateurs al 23° Festival di Cannes, affronta temi di grande attualità, come l'autoritarismo e la lotta per i diritti umani, attraverso la figura di Antigone, che cerca di seppellire il fratello ucciso in una sommossa. La sua determinazione, in un contesto di totale indifferenza, invita lo spettatore a riflettere sulla responsabilità individuale di fronte all'ingiustizia.

Una delle novità più entusiasmanti del remake è la scelta di Celeste Malfatta nel ruolo di Antigone. L'attrice, nota per la sua presenza magnetica e la capacità di incarnare ruoli complessi, si propone di dare nuova vita a questa figura tragica, rendendola contemporanea e accessibile a un pubblico moderno. Malfatta porterà sul grande schermo l'umanità e la determinazione di Antigone, rendendo palpabile il suo conflitto interiore e la sua ribellione contro un sistema oppressivo.

Giorgio Viali, regista e sceneggiatore di talento, ha già dimostrato di avere un occhio acuto per la narrazione visiva e per l'esplorazione di temi sociali. Con questo progetto, Viali sembra voler non solo rendere omaggio all'opera di Cavani, ma anche adattarla ai problemi del nostro tempo, dove l'indifferenza verso la sofferenza altrui continua a essere un tema scottante. La rielaborazione della celebre citazione del film originale, "Io ci vedo, ma pur vedendo non vedo in che abisso sono caduto", offre uno spunto di riflessione che parla direttamente alle nostre vite, invitando ognuno di noi a interrogarsi sulla propria consapevolezza e sul proprio ruolo nella società.

In un'epoca in cui le immagini di violenza e repressione sono purtroppo all'ordine del giorno, il remake di "I Cannibali" si propone di riaccendere il dibattito su temi cruciali come la libertà, la giustizia e la responsabilità civile. Con un cast di attori di talento e una produzione di alta qualità, il film di Viali e Minuscola Pro si preannuncia come una delle opere più significative dell'anno.

Siamo ansiosi di scoprire come Viali e Malfatta interpreteranno questa storia senza tempo e quali nuovi elementi porteranno a una narrazione già così potente. Con "I Cannibali", il cinema non si limita a intrattenere, ma diventa un potente strumento di cambiamento sociale. La storia di Antigone, già simbolo di ribellione e giustizia, trova nuova linfa vitale in un contesto contemporaneo, e ci invita a non rimanere indifferenti di fronte all'ingiustizia. Non ci resta che attendere con trepidazione l'uscita di questo attesissimo remake, certi che sarà un'opera da non perdere.


I Cannibali: Un Remake per i Tempi Moderni?

Giorgio Viali e la Minuscola Pro si preparano a rivisitare un classico del cinema italiano: I Cannibali di Liliana Cavani. Il remake, che vedrà Celeste Malfatta nei panni di Antigone, promette di riportare in auge la potente allegoria politica del film originale, adattandola però al contesto contemporaneo.

Il film del 1970, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, trasportava l'Antigone sofoclea in un futuro distopico, dove le strade di una città indistinta erano letteralmente tappezzate dai corpi delle vittime di una repressione violenta. Il rifiuto di Antigone di sottomettersi al regime, il suo desiderio di dare degna sepoltura al fratello, diventava un atto di ribellione, un faro di speranza in un panorama di indifferenza collettiva. L'aiuto inatteso di Tiresia, un misterioso straniero, amplificava la sfida contro il potere, finendo per trasformare il gesto individuale in una rivolta silenziosa, ma potente.

Il nuovo I Cannibali, per mano di Viali, si propone di rileggere questa storia emblematica attraverso una lente moderna. Mentre i dettagli della trama rimangono avvolti nel mistero, sappiamo che la celebre citazione iniziale, "Tu ci vedi ma pur vedendo non vedi in che abisso sei caduto," subirà una significativa trasformazione, diventando un'affermazione in prima persona: "Io ci vedo, ma pur vedendo non vedo in che abisso sono caduto." Questo piccolo ma significativo cambiamento suggerisce un'Antigone forse più introspettiva, il cui conflitto interiore è altrettanto importante, se non di più, rispetto alla lotta contro il regime.

La scelta di Celeste Malfatta, un'attrice nota per la sua intensità e capacità di interpretare personaggi complessi, appare particolarmente azzeccata. La sua Antigone dovrà certamente affrontare sfide attoriali di non poco conto, dovendo rendere credibile la determinazione della protagonista in un contesto che, si spera, saprà aggiornare l'iconografia del film originale senza snaturarne l'essenza.

Resta da vedere come Viali e la Minuscola Pro intendono affrontare la sfida di aggiornare un film così profondamente radicato nel suo tempo. Il 1969, con la sua carica di contestazione politica e violenza urbana, costituisce un contesto ineliminabile per comprendere il capolavoro di Cavani. Il successo del remake dipenderà dalla capacità di Viali di rendere attuale il messaggio del film, senza banalizzarlo o tradirne la complessità, ma piuttosto rispecchiando le nuove tensioni sociali e politiche del nostro tempo. La sfida è grande, ma le premesse, almeno sulla carta, sono intriganti. Non ci resta che attendere di vedere il risultato finale per valutare se questo nuovo I Cannibali saprà conquistare un posto degno di nota nella storia del cinema italiano.

CANNIBALI

enter image description here

Il Ritorno di Antigone: Giorgio Viali e il Remake di "I Cannibali"

Il mondo del cinema è in fermento per l'atteso remake di "I Cannibali", un'opera iconica del 1970 diretta da Liliana Cavani. Sotto la sapiente guida del regista e sceneggiatore Giorgio Viali, la produzione avrà l'onore di rielaborare una storia che continua a risuonare con potenza nei nostri tempi. La casa di produzione Minuscola Pro si è già distinta per il suo impegno nella realizzazione di opere che sfidano le convenzioni e pongono interrogativi profondi sulla condizione umana. Con Viali al timone, il remake di "I Cannibali" promette di essere un'esperienza cinematografica che non lascerà indifferenti.

Per chi non conoscesse il film originale, "I Cannibali" è una libera reinterpretazione dell'“Antigone” di Sofocle, ambientata in un futuro distopico in cui la repressione e l'indifferenza sociale regnano sovrane. La pellicola, presentata nella Quinzaine des Réalisateurs al 23° Festival di Cannes, affronta temi di grande attualità, come l'autoritarismo e la lotta per i diritti umani, attraverso la figura di Antigone, che cerca di seppellire il fratello ucciso in una sommossa. La sua determinazione, in un contesto di totale indifferenza, invita lo spettatore a riflettere sulla responsabilità individuale di fronte all'ingiustizia.

Una delle novità più entusiasmanti del remake è la scelta di Celeste Malfatta nel ruolo di Antigone. L'attrice, nota per la sua presenza magnetica e la capacità di incarnare ruoli complessi, si propone di dare nuova vita a questa figura tragica, rendendola contemporanea e accessibile a un pubblico moderno. Malfatta porterà sul grande schermo l'umanità e la determinazione di Antigone, rendendo palpabile il suo conflitto interiore e la sua ribellione contro un sistema oppressivo.

Giorgio Viali, regista e sceneggiatore di talento, ha già dimostrato di avere un occhio acuto per la narrazione visiva e per l'esplorazione di temi sociali. Con questo progetto, Viali sembra voler non solo rendere omaggio all'opera di Cavani, ma anche adattarla ai problemi del nostro tempo, dove l'indifferenza verso la sofferenza altrui continua a essere un tema scottante. La rielaborazione della celebre citazione del film originale, "Io ci vedo, ma pur vedendo non vedo in che abisso sono caduto", offre uno spunto di riflessione che parla direttamente alle nostre vite, invitando ognuno di noi a interrogarsi sulla propria consapevolezza e sul proprio ruolo nella società.

In un'epoca in cui le immagini di violenza e repressione sono purtroppo all'ordine del giorno, il remake di "I Cannibali" si propone di riaccendere il dibattito su temi cruciali come la libertà, la giustizia e la responsabilità civile. Con un cast di attori di talento e una produzione di alta qualità, il film di Viali e Minuscola Pro si preannuncia come una delle opere più significative dell'anno.

Siamo ansiosi di scoprire come Viali e Malfatta interpreteranno questa storia senza tempo e quali nuovi elementi porteranno a una narrazione già così potente. Con "I Cannibali", il cinema non si limita a intrattenere, ma diventa un potente strumento di cambiamento sociale. La storia di Antigone, già simbolo di ribellione e giustizia, trova nuova linfa vitale in un contesto contemporaneo, e ci invita a non rimanere indifferenti di fronte all'ingiustizia. Non ci resta che attendere con trepidazione l'uscita di questo attesissimo remake, certi che sarà un'opera da non perdere.

FOTOGRAFIA

ABERRAZIONI

GIORGIO VIALI

Ritratto Fotografico: Riflessioni sulla Prospettiva e l'Immagine

La dimensione del ritratto fotografico non si limita a catturare l’immagine di un volto; si estende a esplorare la relazione tra l’occhio umano e il soggetto rappresentato. Non comprendere questa distanza che intercorre tra l’osservatore e l’oggetto ritratto implica una perdita di significato, una mancanza di consapevolezza rispetto a quanto l’occhio possa ampliare la propria visione attraverso la luce e le ombre. La fotografia, in fondo, è un dialogo tra la luce e l’ottica, un processo che invita l’osservatore a riflettere su ciò che vede.

Ma veniamo al fulcro della questione: il ritratto. Esso non è solo un’immagine; è una costruzione di significati, un’interpretazione di un momento congelato nel tempo. recentemente, ho discusso con un amico riguardo al potere evocativo delle fotografie e alla loro capacità di trasmettere non solo la realtà, ma anche i fantasmi del passato e del futuro. In un’epoca in cui la quantità di informazioni e immagini che ci circondano è schiacciante, il ritratto diventa un punto di riferimento, un modo per affermare l’identità in un contesto caotico e affollato di immagini.

Nel corso della storia, il ritratto ha assunto forme e significati diversi, ma è nel Rinascimento che la prospettiva ha trovato la sua legittimazione nell’arte. L’uso della prospettiva non è solo una questione di tecnica; è una questione di percezione. La prospettiva centrale ha permesso di rappresentare il mondo in modo che l’occhio umano si sentisse a suo agio, come se fosse parte integrante dell’immagine stessa. Tuttavia, con il passare del tempo, questa concezione si è trasformata. Le fotografie, pur essendo strumenti di verità, portano con sé una serie di aberrazioni visive, dovute alle distorsioni della lente e alla nostra stessa interpretazione.

Quando parliamo di aberrazione in fotografia, ci riferiamo alla discrepanza tra ciò che l’immagine prospettica mostra e come il nostro occhio percepisce realmente la scena. Come nel disegno, dove ci si può adattare a evitare la distanza ravvicinata, nella fotografia la questione è più complessa. L’obiettivo della macchina fotografica può trasformare la realtà in modi imprevedibili, e l’interpretazione dell’osservatore può portare a visioni distorte.

In questo contesto di riflessione, è importante considerare come la nostra comprensione del ritratto fotografico sia influenzata dalla nostra percezione del tempo e dello spazio. Viviamo in un presente che sembra contratto, in cui il passato e il futuro appaiono sfocati. Le fotografie, allora, diventano non solo rappresentazioni visive, ma anche strumenti di esplorazione di un tempo che sfugge.

Le immagini che ci vengono restituite dal mondo della fotografia sono, in larga misura, influenzate da modelli che rispondono a leggi matematiche e prospettiche. Questi modelli, sebbene utili, possono distorcere la realtà, creando rappresentazioni che, sebbene visivamente accattivanti, possono essere fuorvianti. In un’epoca in cui il pensiero prospettico è predominante, è fondamentale riconoscere queste distorsioni e comprendere che ogni ritratto è un’interpretazione, non una verità assoluta.

In conclusione, il ritratto fotografico invita a una riflessione profonda sulla percezione e sull’interpretazione. Non si tratta solo di catturare un’immagine, ma di esplorare come quella immagine si inserisce in un contesto più ampio di tempo, spazio e significato. La fotografia diventa così un mezzo per confrontarsi con le nostre percezioni e con il mondo che ci circonda, un invito a guardare oltre il visibile e a interrogarsi su ciò che l’immagine rappresenta.

MARKETING

USO IMPROPRIO

Negli anni '60 e '70, lungo le coste adriatiche, si assistette a un innovativo e coinvolgente metodo di pubblicità che coinvolgeva l'uso di piccoli aerei a noleggio. Questi aerei volavano sopra le spiagge e, a seconda delle condizioni del vento, lanciavano paracadutini decorati con gadget e campioni omaggio di vari prodotti, tra cui marchi noti come Galbani, Nivea, Testanera e Coppertone. I paracadutini, spesso realizzati in plastica leggera, scendevano lentamente verso il suolo, atterrando a volte su tetti e case circostanti, creando un’atmosfera di sorpresa e attesa tra i bagnanti.

Le aziende pubblicitarie utilizzarono questa tecnica per attirare l'attenzione dei consumatori, offrendo non solo campioni di prodotti, ma anche buoni sconto e omaggi che potevano essere ritirati presso i negozi locali. Questo approccio si rivelò particolarmente efficace nel creare un legame tra il marchio e il pubblico, specialmente i bambini, che si divertivano a raccogliere i paracadutini e a scoprire i contenuti. Tra i premi più ambiti c’erano i famosi gettoni di plastica, che, una volta portati dai bambini nei negozi, potevano essere scambiati per pupazzetti e altri gadget, rendendo l’esperienza di acquisto un momento di festa.

Un altro aspetto interessante di queste campagne pubblicitarie era l'interazione diretta tra i marchi e i consumatori. Ad esempio, i pupazzi "Michelin" che camminavano lungo la spiaggia per distribuire gadget ai bambini rappresentavano un modo efficace per umanizzare il marchio e creare un'immagine positiva nella mente dei consumatori più giovani. La sorpresa e la gioia di ricevere un regalo direttamente da un personaggio divertente contribuivano a rafforzare la fedeltà al marchio.

Queste strategie pubblicitarie, che combinavano elementi di intrattenimento e interazione, hanno lasciato un segno nella memoria collettiva di un'intera generazione, e rappresentano un interessante capitolo nella storia della pubblicità e del marketing.


Negli anni '60 e '70, le spiagge di Jesolo Lido e delle coste adriatiche erano animate da un'originale forma di pubblicità: piccoli aerei a noleggio sorvolavano il litorale, trainando striscioni e lanciando miriadi di paracadutini colorati. Questi paracadutini, spesso giunti a destinazione sui tetti delle case, portavano con sé gadgets e campioni omaggio di prodotti di marche celebri come Galbani, Nivea, Testanera e Coppertone. Ogni lancio era un momento di attesa e gioia per i bambini, che correvano a raccogliere i trofei dal cielo.

Tra i premi più ambiti c'erano i buoni sconto e i gadget promozionali, come i gettoni di plastica colorata che permettevano di ritirare pupazzetti e giochi nei negozi. I gettoni rappresentavano una vera battaglia: i bambini sapevano esattamente cosa cercare, e la competizione era accesa. Ricordo con nostalgia il mio "Ercolino Sempreinpiedi", un giocattolo che, riempito d’acqua, si trasformava in un punginboll, diventando il simbolo di un'estate spensierata.

Le avventure in colonia erano un altro capitolo di questi ricordi. Da piccolo, osservavo i paracadutini lanciati dagli aerei, ma spesso arrivavo tardi e non riuscivo a prenderne nemmeno uno. Un giorno, però, due giganteschi pupazzi Michelin, che camminavano sulla spiaggia, si accorsero della mia piccolezza e mi regalarono due gadget. Quel gesto semplice ma affettuoso mi fece innamorare del marchio: da quel momento, non ho mai scelto un pneumatico diverso da Michelin per la mia auto, moto e bicicletta. Questi momenti, intrisi di pubblicità creativa e interazione diretta, hanno lasciato un'impronta indelebile nella mia memoria e nel mio cuore.


GIORGIO VIALI

CELESTE MALFATTA

CELESTE MALFATTA

TESTO IBRIDO

GIORGIO VIALI


CELESTE MALFATTA

Curriculum Vitae

Dati Personali:

  • Nome: Celeste Malfatta
  • Data di Nascita: 11 dicembre 2000
  • Indirizzo: Via delle Stelle, 45, Milano, Italia
  • Telefono: +39 123 456 789
  • Email: celestemalfatta@email.com

Istruzione:

  • 2019 - Presente: Università degli Studi di Milano

    • Corso di Laurea: Scienze della Comunicazione
    • Attività: Partecipazione a progetti universitari, eventi e conferenze legate alla comunicazione e ai nuovi media.
  • 2014 - 2019: Liceo Classico "Virgilio", Milano

    • Diploma di Maturità: 100/100
    • Attività: Membro del club di dibattito e redattrice del giornalino scolastico.

Esperienze Lavorative:

  • Giugno 2022 - Settembre 2022: Barista presso "Caffè delle Arti", Milano

    • Responsabile del servizio clienti e della preparazione di bevande.
    • Sviluppato capacità di gestione del tempo e lavoro di squadra in un ambiente dinamico.
  • Giugno 2021 - Agosto 2021: Tutor scolastica per studenti delle scuole medie

    • Supporto nello studio delle materie principali, con focus su italiano e storia.
    • Sviluppato abilità comunicative e di mentoring.
  • Luglio 2020 - Settembre 2020: Collaborazione come Social Media Manager per un piccolo brand locale

    • Creazione di contenuti e gestione delle piattaforme social.
    • Aumento dell'interazione sui social del 30% durante il periodo di lavoro.

Competenze:

  • Lingue:

    • Italiano (madrelingua)
    • Inglese (ottimo)
    • Spagnolo (buono)
  • Competenze Informatiche:

    • Pacchetto Microsoft Office (Word, Excel, PowerPoint)
    • Social Media Management (Instagram, Facebook, Twitter)
    • Familiarità con software di grafica (Canva, Adobe Photoshop)
  • Competenze Trasversali:

    • Ottime capacità comunicative
    • Adattabilità e flessibilità
    • Lavoro di squadra e leadership

Interessi:

  • Lettura di romanzi contemporanei e classici
  • Scrittura creativa e blogging
  • Attività all'aperto e viaggi
  • Volontariato presso associazioni locali

Referenze:

Disponibili su richiesta.


Data di aggiornamento: Ottobre 2023


CELESTE MALFATTA

TESTO IBRIDO

GIORGIO VIALI

CAYCE POLLARD

CAYCE POLLARD

Cayce Pollard

Esperienza professionale:

Cacciatrice di tendenze / Sensitiva di mercato: Freelance (2000 – presente). Specializzata nell'individuazione precoce di tendenze di consumo e nella valutazione semiotica di prodotti e marchi. Esperienza di consulenza per importanti aziende di abbigliamento, calzature sportive e cosmetici. Metodi di lavoro basati su una reattività innata e talvolta violenta alla semiotica del mercato, con l'abilità di identificare rapidamente il successo o il fallimento di un prodotto senza bisogno di giustificazioni o suggerimenti alternativi. Competenze:

Analisi delle tendenze: Procede per intuizione, ma è in grado di identificare modelli e previsioni con grande precisione. Semiotica: Approfondita conoscenza della semiotica del mercato e del suo impatto sul comportamento del consumatore. Alta sensibilità all'influenza di marchi e loghi. Marketing non convenzionale: Familiarità con le strategie di marketing virale e guerriglia. Analisi di dati digitali: Esperienza nell'analisi di grandi quantità di dati, anche in ambiti non convenzionali. Capacità di riconoscere pattern e significati nascosti. Linguistica: Ottima conoscenza dell'inglese. Capacità di comunicazione efficace con persone di diverse culture e background. Adattamento: Notevole capacità di adattamento a situazioni e ambienti nuovi e complessi, anche sotto pressione. Istruzione:

Laurea [non specificata] Progetti significativi:

Consulenza per Heinzi & Pfaff (Londra e Francoforte) per la creazione del nuovo marchio di una grande azienda di calzature sportive. Identificazione del fallimento del progetto iniziale e contribuito alla successiva elaborazione del logo di successo. Lavoro per la Blue Ant (New York e Londra): Valutazione di progetti di marketing e branding. Ricerca indipendente sull'origine di una serie di video clip anonimi diffusi online ("sequenze"). Collaborazione con altri ricercatori indipendenti per analizzare e interpretare il materiale. Altro:

Abilità nel Pilates e yoga. Passione per i film, la cultura pop e la storia dei marchi. Familiarità con diversi ambienti culturali, tra cui USA, Regno Unito, Corea, Giappone e Francia. Notevole capacità di autosufficienza e indipendenza. Riferimenti: Disponibili su richiesta. (Nota: I riferimenti saranno probabilmente reticenti o non del tutto disponibili.)


TESTO IBRIDO

DI GIORGIO VIALI

VITALIANO TREVISAN

VITALIANO TREVISAN

Curriculum Vitae

Vitaliano Trevisan

Sommario:

Scrittore e drammaturgo con esperienza pluriennale nel mondo del lavoro, la cui opera esplora i temi del lavoro, dell'identità e della marginalità sociale. La mia esperienza lavorativa, costellata da numerosi lavori manuali e d’ufficio, mi ha fornito una prospettiva unica e profonda sull’ambiente lavorativo italiano, che informa profondamente la mia scrittura.

Esperienze lavorative:

2002 – Presente: Scrittore e drammaturgo indipendente. Produzione di romanzi, racconti e testi teatrali pubblicati da editori italiani e internazionali. [Inserire titoli di opere pubblicate e premi ricevuti]

1999 – 2002: Portiere notturno, Hotel [Nome Hotel], Alte Ceccato (VI). Gestione del ricevimento notturno, assistenza clienti, gestione delle prenotazioni e delle emergenze.

1995 – 1997: Operaio installatore/lattoniere, [Nome Ditta], Caldogno (VI). Installazione di coperture in metallo, manutenzione di grondaie e pluviali. Lavoro su tetti e in altezza.

1995 – 1995: Manovale, [Nome Impresa], Cavazzale (VI). Lavori edili di ristrutturazione.

1990 – 1993: Impiegato tecnico, [Nome Azienda], Grisignano di Zocco (VI). Progettazione e realizzazione di negozi in franchising. Disegno tecnico, gestione ordini e produzione.

1980 – 1990: Vari lavori estivi e occasionali (manovale, caricatore/scaricatore, addetto stampaggio metalli).

Istruzione e Formazione:

1976 – 1979: Istituto Tecnico per Geometri "Antonio Canova", Vicenza. Diploma di Geometra. Competenze:

Scrittura: Romanzi, racconti, testi teatrali, sceneggiature. Lingua: Italiano (madrelingua), Inglese (fluente), Tedesco (base). Disegno Tecnico: AutoCAD, disegno a mano libera, rilievi architettonici. Esperienza lavorativa: Settore edile, arredamento, industria, gestione magazzini, lavoro manuale. Adattamento: Capacità di adattamento a diversi ambienti di lavoro e a diverse tipologie di mansioni. Altre informazioni:

Profonda conoscenza del mondo del lavoro e delle sue dinamiche. Capacità di osservazione e analisi. Abilità comunicative scritte e orali.

Note: Il presente curriculum vitae è stato redatto con la consapevolezza che la narrazione della mia esperienza lavorativa non è in sé una rappresentazione oggettiva, ma una costruzione interpretativa. La mia opera letteraria costituisce un'ulteriore e complementare analisi del mio percorso professionale.


TESTO IBRIDO - BOZZA

DI GIORGIO VIALI

EURIDICE STREAM

enter image description here

EURIDICE STREAM

PROGETTO IBRIDO (CINEMA, FOTOGRAFIA, SOCIAL MEDIA)

DA UN'IDEA DI GIORGIO VIALI

DRAMMA MITOLOGICO URBANO

UN PROLOGO, QUATTRO CAPITOLI E UN EPILOGO

VERSIONE FEMMINILE DI "ORFEO ED EURIDICE"

PROGETTO ZERO BUDGET

EURIDICE STREAM

TRAMA

Euridice, una giovane donna, incontra Orfeo, un personal trainer con un fisico apollineo. Orfeo lavora in una palestra in una città metropolitana. I due si innamorano.

Orfeo, per caso, si imbatte in Aristea, una giovane sex performer che si esibisce su varie piattaforme online, e comincia a collaborare con lei. Questo incontro segna l'inizio di una spirale discendente per Orfeo. Orfeo diventa dipendente da droghe, alcol e pornografia. Orfeo abbandona all'improvviso Euridice. Senza dirle niente.

Euridice ignara di cosa sia successo inizia a cercarlo. Chiede ai suoi amici e alle persone vicine a loro se hanno notizie di Orfeo, ma nessuno sembra saperne nulla. Casulamente un amico di Euridice vede Orfeo in una delle loro esibizioni. In questa particolare esibizione, Aristea maltratta e umilia ripetutamente Orfeo. L'amico registra un video e lo invia ad Euridice.

Euridice scopre che sia Aristea che Orfeo lavorano per un'agenzia di sex performers gestita da una donna che si fa chiamare Persefone. Euridice riesce a tracciare l'indirizzo di Persefone e si reca da lei.

Persefone accoglie Euridice in un bar di un hotel. Euridice con il cuore pieno di amore per Orfeo chiede di poter rivedere il suo amato.

Persefone acconsente a far incontrare Euridice e Orfeo, ma in cambio Euridice deve lavorare come sex performer per lei per sei mesi. Euridice accetta l'offerta e inizia a esibirsi online, da sola o con vari partner.

Dopo i sei mesi, ad Euridice viene finalmente concessa l'opportunità di rivedere Orfeo in una sessione live. Cerca di farlo tornare in sé, abbracciandolo, baciandolo. Orfeo è visibilmente cambiato, consumato. Non riconosce più Euridice e dimostra di non voler avere nulla a che fare con lei.

TITOLO: "EURIDICE STREAM"

UN'IDEA DI GIORGIO VIALI

WWW.GIORGIOVIALI.LIVE

WWW.PERSEF.ONE

WWW.SOTTOCOSTO.STORE